Colloqui di chiarimento relativamente ad alcune problematiche (lavorative, familiari, coniugali e/o di relazione) che impediscono alla Persona di vivere serenamente il proprio presente.
Possono concludersi con una consultazione di uno-tre incontri oppure concretizzarsi in un percorso di psicoterapia individuale.
Colloqui psicologici per coppie in crisi (uno-tre incontri) che intendono comprendere le reali motivazioni e le problematiche in campo che possono compromettere la prosecuzione della loro relazione coniugale e che generalmente si indirizzano verso una psicoterapia di coppia con lo scopo di cercare di salvare la loro relazione.
Per coppie che hanno già maturato, invece, la decisione di separarsi ma desiderano farlo in modo meno conflittuale possibile, soprattutto laddove cè la presenza di figli magari minori, i colloqui psicologici divengono colloqui di mediazione coniugale con lo scopo di stemperare eccessi di rabbia e aggressività e aiutare nel difficile percorso di iniziare a pensarsi separati dal coniuge pur restando uniti nella genitorialità, aspetto questo che li caratterizzerà per tutta la loro esistenza (saranno sempre genitori di - ), a differenza della coniugalità che con la separazione viene meno.
I colloqui psicologici familiari sono incontri sempre basati sulla parola che hanno lo scopo di facilitare ed agevolare le relazioni familiari maggiormente difficoltose o problematiche.
Non è detto che queste siano necessariamente tra genitori, da una parte, e figli, dallaltra, come in una sorta di combattimento tra generazioni, anche se a volte accade proprio questo.
Se questo fosse il caso, lopera dello psicologo sarebbe quella di facilitare la relazione genitore-figli tenendo conto di tutte le personalità in gioco e dei bisogni delle stesse, cercando una mediazione tra i desideri e i bisogni di tutti gli attori in campo. Altre volte invece, accade che le relazioni maggiormente difficoltose siano tra un genitore e un figlio e laltro genitore.
Si parla, in gergo di triangolazione del figlio da parte del genitore che se lo conquista come alleato, piuttosto che di collusione del figlio con questo o quellaltro genitore; o ancora di distanziamento affettivo da parte del genitore tenuto fuori (o che si tiene opportunamente fuori) dalla relazione patologica.
Lo scopo dello psicologo, in questi casi specifici, è quello di palesare tali dinamiche, molte volte agite a livello inconscio, e cercare di ricreare quella giusta distanza tra genitori e figli ridando a ciascuno il proprio ruolo, facendo in modo che i problemi dei genitori rimangano e vengano gestiti allinterno della diade genitoriale senza coinvolgimento alcuno della prole che a sua volta deve imparare a stare al di fuori da dinamiche di relazione non di tipo genitore-figlio specifiche.
I colloqui di orientamento scolastico o lavorativo sono colloqui volti ad individuare i maggiori punti di forza, piuttosto che le fragilità del candidato ad una data posizione lavorativa piuttosto che alla scelta di una scuola superiore o ad una facoltà universitaria.
Questo per far sì che il percorso scelto sia il più in linea possibile con le attitudini personali del candidato, nonché in linea con la sua stessa personalità. Il fine è quello di agevolare una migliore riuscita nelle attività lavorative e/o scolastiche per evitare, non tutte le frustrazioni, che con Freud possiamo dire essere rinforzanti per l'Io, ma una dose eccessive di queste che potrebbero invece portare a sofferenze a volte troppo grandi da minare fortemente la stima di Sé.
